Bazoli, Rcs e la fu superbanca Il matrimonio tra Intesa e Unicredit è rinviato. Una settimana fa Massimo Mucchetti sul Corriere della Sera aveva lanciato la palla in avanti, ma ieri ha scritto che la partita non si può giocare per impraticabilità del campo. Giovanni Bazoli, presidente di Intesa, si tira indietro: lui non ha ispirato l’idea né la notizia (vera o presunta). Il consigliere delegato Enrico Cucchiani cita Shakespeare: “Tanto rumore per nulla”. Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit, smentisce. Il top manager, Federico Ghizzoni, parla di “follie”. Stefano Cingolani 09 NOV 2012
Ho famiglia Non solo Carlo De Benedetti. In questo 2012 non finisce il mondo, ma sta certamente finendo, o meglio cambiando, il vecchio mondo dell’establishment italiano. Le grandi famiglie del capitalismo sono davanti a un salto generazionale che mette in discussione scelte, strategie, assetti consolidati, se non la loro stessa esistenza. E’ già successo con gli Agnelli o con i Falck in modo tragico e traumatico. Ora tocca in forme più comuni ai condottieri che negli anni Ottanta hanno portato l’ultimo turbine di distruzione creativa nella esausta fibra dell’economia italiana. Stefano Cingolani 05 NOV 2012
Piazzetta Cuccia Così procure e GdF accelerano il tramonto dei salotti milanesi Le due procure che hanno in mano il patatrac del gruppo Ligresti, la settimana scorsa si sono incontrate e hanno deciso di dare un colpo d’acceleratore. Martedì con gran dispiegamento di forze una trentina di agenti della Guardia di Finanza ha fatto irruzione all’Isvap, l’Autorità di controllo sulle assicurazioni (che sta per passare alla Banca d’Italia), e in casa del commissario Giancarlo Giannini colpito da un avviso di garanzia per falso in bilancio. Stefano Cingolani 25 OTT 2012
Milano, i rottamatori della finanza “Indegno”: l’aggettivo più forte l’ha pronunciato Giovanni Bazoli, ottant’anni il 18 dicembre, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, ultimo sacerdote supremo della finanza italiana. “Oggi si usa un termine indegno, rottamare i vecchi”, ha detto il 21 ottobre durante un convegno a Padova promosso dalla Fondazione Immacolata Concezione. Il banchiere parlava in generale, però tutti hanno capito l’antifona. A voler mandare ai giardinetti non solo i vecchi, ma lo stesso Bazoli, è uno degli alfieri di questa sollevazione generazionale. Leggi Roma, la finanza che rottama politici Stefano Cingolani 24 OTT 2012
Oltre i saldi contabili Da Monti a Mediobanca, ora fanno breccia le tesi (poco austere) del Fmi Domani e dopodomani il Consiglio europeo metterà al centro il divario di competitività tra i diversi membri della Ue, perché questo, ha detto ieri Angela Merkel, è il cuore della crisi attuale, anche di quella che colpisce l’euro. Dunque, la cancelliera non accoglie l’invito del Fondo monetario internazionale? Piuttosto, trasforma la politica della domanda in politica dell’offerta da parte dei paesi in maggiore difficoltà come Spagna e Italia. Stefano Cingolani 17 OTT 2012
Quanta retorica inutile sui “colpi” e le “accette” sulla Sanità E va bene che la Repubblica è tutta una iperbole, ma ieri il vicedirettore Massimo Giannini ha superato i suoi maestri: “L’Italia ha ormai imboccato un sentiero che porta alla Grecia e non a Berlino”; “con questi interventi selettivi al contrario, la spending review assume i contorni dell’accanimento terapeutico”. Di che sta parlando? Di una manovra da 11,6 miliardi di euro su un prodotto lordo di mille e 600 miliardi e una spesa pubblica al netto degli interessi pari a 653 miliardi. Stefano Cingolani 14 OTT 2012
Quello che il governo dovrebbe dire al Marchionne di turno Quando il gran cattivo della storia, Sergio Marchionne, l’ex “manager socialdemocratico” diventato più vallettiano di Valletta, più romitiano di Romiti (che del resto non smette di bacchettarlo “da sinistra”), chiamerà finalmente Elsa Fornero in trepidante attesa accanto al telefono o parlerà con Corrado Passera, che cosa potranno dirgli i ministri? Possono tirarlo per la giacca, ma sono in grado di fermarlo? Certo, potrebbero mettere sul tavolo la cassa integrazione straordinaria e accompagnare così la ristrutturazione, come propongono dalle colonne dei grandi giornali autorevolissimi commentatori. Stefano Cingolani 18 SET 2012
Così la politica monetaria si è trasformata in politica tout court Stupiteci con effetti speciali. Alle Banche centrali in questi cinque anni è stato chiesto di fare anche l’impossibile per tirarci fuori dai guai. Ci sono riuscite solo in parte. La Federal reserve americana ha abbassato a zero i tassi di interesse, ha salvato banche e assicurazioni, ha acquistato titoli per migliaia di miliardi. Ieri ha lanciato una terza tranche di Quantitative easing, o allentamento monetario, annunciando che comprerà ogni mese altri 40 miliardi di dollari in obbligazioni e manterrà i tassi vicino a zero fino a metà 2015, nella speranza di far ripartire un mercato del lavoro che continua a mandare segnali negativi Stefano Cingolani 14 SET 2012
Tattica, politica e idealismo dietro la “conversione” di Angela Il giorno dopo il piano della Banca centrale europea, il fumo mediatico copre la Germania. “Un assegno in bianco” titola la Bild, il tabloid del gruppo Springer, dall’alto delle sue cinque milioni di copie. Die Welt, il quotidiano istituzionale dello stesso editore, s’interroga sul “bazooka di Draghi” e la Frankfurter Allgemeine Zeitung, considerata la voce della Bundesbank, chiede alla Corte costituzionale di respingere, nella riunione di mercoledì prossimo, il Meccanismo salva stati (Esm). Colpisce in modo particolare l’atteggiamento della Süddeutsche Zeitung: “Draghi finirà per spingere i tedeschi sulle barricate”, scrive. E’ vero che il quotidiano vende soprattutto in Baviera, regno della Csu (il Partito cristiano sociale), ma è sempre stato vicino alle posizioni della socialdemocrazia storicamente forte a Monaco. Leggi Un Draghi inedito: non sottovalutate le Banche centrali nella storia dell’euro di Marco Valerio Lo Prete - Leggi L'Europa è solo una moneta Stefano Cingolani 08 SET 2012
Mappa ragionata CRISI VERE E CRISI ARTEFATTE Centocinquanta “tavoli”. O forse di più. Tanti, innumerevoli sono i dossier depositati ai ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro. E durante il fine settimana sono diventati i titoli di testa dei tg, mentre i quotidiani hanno dedicato loro pagine ricche di foto, grafici, tabelle. Storie drammatiche. Ma siamo sicuri che se ne parli in modo serio? L'editoriale / 1 Con il Sulcis (o giù di lì) - L'editoriale / 2 Allarmismi commerciali Stefano Cingolani 04 SET 2012